Sempre nel corso della sua intervista per ViolaNation, Dario Dainelli ha toccato anche altri argomenti: "Commisso? Ha adottato un approccio americano, molto diverso rispetto a ciò a cui eravamo abituati. È un modo molto più umano di interagire. Quando ci incontriamo nelle riunioni dirigenziali, Commisso inizia sempre chiedendoci le nostre opinioni, cosa faremmo in determinate situazioni. Questo ci unisce tutti e crea un senso di cameratismo. È qualcosa a cui i club e le organizzazioni italiane non sono abituati. Barone e Pradè? Sul lavoro sono una vera e propria coppia, non si separano mai e fanno tutto insieme. Sono sulla stessa lunghezza d'onda. Inoltre hanno un modo di fare divertente e alla mano, e ciò rende molto più facile imparare da loro. D'altronde Pradè ha lavorato a lungo nel mondo del calcio, e grazie a lui riesco a capire tutti i pensieri e le analisi che ci sono dietro ogni singola decisione. Antognoni? Avevo incontrato Giancarlo durante i miei anni da calciatore. Quando ho iniziato a lavorare qui lo vedevo ancora come una leggenda. Ora che sono qui da un po' di tempo, lavorando fianco a fianco con lui, abbiamo davvero iniziato ad instaurare un'amicizia. Obiettivi del club? Gettare le basi per una crescita rapida, fast fast fast come dice Rocco. Speriamo che ciò si traduca in un ritorno in Europa il più presto possibile. Al momento, l'obiettivo è quello di ridare entusiasmo a tutti, a partire dai tifosi allo stadio".


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