La Fiorentina non è squadra da gestione dei risultati, questo ormai l'abbiamo capito. Non lo era l'anno scorso e per il momento ha ricominciato allo stesso modo, nonostante il gap tecnico e soprattutto l'uomo in più con cui poteva portare a casa comodamente la partita contro una neopromossa come la Cremonese. Ieri invece sono serviti il 96' e un errore clamoroso di Radu per regalare i tre punti a una squadra maestra nel complicarsi la vita ed evidentemente ancora poco matura per portare a termine il compito 'facendo accademia'. Lo scorso anno un caso simile era stato la gara interna col Venezia, dominata nel primo tempo ma chiusa solo sull'1-0 e con qualche patema nel finale: pochi giorni dopo c'era il ritorno della semifinale di Coppa Italia ma la Fiorentina rischiò di vanificare una partita in casa da chiudere in goleada.

Problemi di gestione che, si sa, spesso dipendono dal centrocampo, il reparto dove ci sono i direttori d'orchestra del ritmo e del possesso palla: nel trio di ieri il solo Bonaventura si è dimostrato all'altezza della situazione. Difficile chiedere a Maleh e Amrabat di fare lo stesso, non è nelle loro corde e questo penalizza non poco se la pretesa è quella di tenere il pallone. Presumibile che con Mandragora possa andare meglio e magari anche con chi arriverà dal mercato.


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