Su quello che è accaduto in Fiorentina-Atalanta e sulla reazione avuta dall'allenatore nerazzurro, Gian Piero Gasperini, il giornalista Tony Damascelli ha scritto quanto segue su Il Giornale: “Libero insulto in libero stadio. Purché non riguardi il colore della pelle, il resto è ammesso, fa parte del linguaggio del nostro meraviglioso pubblico, senza alcuna sollevazione popolare o di intellettuali di repertorio”.

E ancora: “A Firenze è un classico, si tratti di Lippi o di Allegri o di Sarri, li cito apposta perché è gente di Toscana, chi osa sfidare la Viola e avvicinarsi all’Arno deve pagare il conto, figlio di puttana e merdaiolo, in dosi outlet, non si nega a nessuno...Se si fosse fermato alla rabbia e al malessere morale, il Gasp avrebbe avuto ragioni mille ma ha voluto sputare lo stesso liquame. Nessuna sorpresa, senza l’oltraggio, senza l’offesa non c’è partita. Basta leggere i titoli di certi fogli che invitano non a battere l’avversario ma a cancellarlo. Che non sarà figlio di N.N. ma poco ci manca. Come si dice in questi casi un bell’applauso a tutti e rutto libero. Alla prossima”.


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