Gianni De Biasi, attuale CT dell’Azerbaigian, è intervenuto a Radio Bruno a proposito del momento della Fiorentina in vista della partita di domenica a Udine: "Udinese mio rimpianto? Perché io sono di Conegliano ed era vicino a casa mia. È stato il posto in cui mi sono trovato peggio. Lì avevo poca autonomia e molti problemi gestionali dei giocatori, che avevano bisogno di essere guidati. Non ebbi l’appoggio della società e molti giocatori mi remarono contro.

Su Prandelli? "Cesare a Firenze ha trovato più di una semplice casa. La Fiorentina è una buona squadra, con una rosa adeguata per fare un campionato di medio-alta classifica. L’Udinese? A parte la proprietà, non c’è nessun altro rispetto a dieci anni fa, è rimasto solo Pereyra. Ha vissuto momenti molto buoni sia con Zaccheroni, sia con Spalletti. Nulla arriva per caso. Penso che Gotti abbia un’ottima squadra per fare bene. Udine è una piazza tranquilla, con poche contestazioni. De Paul? A 26 anni per forza di cose deve trovare un’altra collocazione per manifestare le proprie qualità. Dipende dalla sua personalità come uomo, non come calciatore. In campo il gioco passa attraverso di lui.

Infine sulla questione Stadio? "Tutte le grandi realtà hanno uno stadio di proprietà dove la gente si gode lo spettacolo da vicino. Quello di Firenze credo che debba essere rammodernato, il problema è che ci sono sempre mille vincoli di varia natura. Si guardi lo stadio di Tirana, progettato da Casamonti. Non vedo perché non si possa fare qualcosa dal momento che la Fiorentina è un patrimonio di Firenze. Due bei giocatori per Firenze? C’è un giocatore del ’98 che gioca nella mia squadra, ma il suo nome non lo dico neanche sotto tortura (ride, ndr)”.

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