Distruggere e ricostruire in poco tempo. Come scrive il Corriere Fiorentino, l'esempio perfetto si trova a Tirana, dove uno stadio di un architetto fiorentino coevo di Nervi è stato demolito e ricostruito da un architetto fiorentino, proprio quel Casamonti che già lavora al progetto del centro sportivo. Il vecchio stadio Qemal Stafa è stato tirato su, durante l’occupazione fascista, su disegno di Armando Brasino sviluppato dal fiorentino Gherardo Bosio: l'unico elemento importante era la facciata, smontata pezzo per pezzo e ricostruita da un'azienda di Figline. Ora si tratta di una struttura da 22.500 posti, coperta e con sedute comode. L'idea di spostare elementi vincolati e fondamentali è possibile in Italia? È poco frequente, ma a Firenze la Loggia del Pesce fu smontata e poi ricostruita un secolo dopo in Piazza dei Ciompi, oppure in Egitto il tempio di Abu Simbel fu smontato e ricostruito per far spazio alla diga sul Nilo. Tutto dipenderà da quanto il ministero lascerà spazio al progettista del Franchi.


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