Dici Felipe Caicedo e scatta il déja-vù. La situazione sembra infatti ben definita: la Fiorentina ha formulato un'offerta (5 milioni) che piace alla Lazio, ma il giocatore non è convinto. Come scrive todofichajes.com, l'attaccante ha intenzione di partire ma non di rinunciare al suo ingaggio che attualmente si aggira intorno ai 2 milioni di euro.

Un problema economico, dunque, ma non solo. E' vero che Caicedo non parte in prima linea nelle gerarchie di Inzaghi, ma è vero anche che la Lazio gli offre la possibilità di giocare la Champions (i biancocelesti hanno superato il turno proprio ieri sera) e di lottare per l'Europa in campionato. Dall'altra parte c'è invece una Fiorentina che ad oggi è a tutti gli effetti implicata nella lotta per non retrocedere, non certo un bel curriculum.

Parlavamo di déja-vù, dunque, e in effetti la situazione di Caicedo assomiglia molto a quella che solo pochi mesi fa ha coinvolto un altro attaccante: Arkadiusz Milik. Anche in quel caso Fiorentina e Napoli avevano raggiunto l'accordo, ma il giocatore non voleva saperne di approdare in riva all'Arno.

In tempo di quart'ultimi posti, quello del poco appeal è un problema concreto e da non sottovalutare. Una tendenza che può essere ribaltata in primis dai risultati sul campo, ma anche da Rocco Commisso. Toccherà infatti al presidente risultare convincente nelle trattative, offrendo ai giocatori la prospettive importanti. Magari, stavolta, che si possano realizzare a breve termine.


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