Inutile girarci intorno: la Fiorentina si aspettava ben altra stagione da parte di Dusan Vlahovic.

Al suo primo anno da titolare, l’attaccante serbo ha segnato otto gol di cui due al Cagliari sul cinque a zero e due in coppa contro il Monza, promosso due mesi fa in Serie B.

Il classe duemila ha sofferto inizialmente la concorrenza di Boateng, poi ha fatto molta panchina quando i viola scendevano in campo con Ribery-Chiesa attaccanti nel 3-5-2 ed infine è stato sorpassato, sia nei numeri che nelle gerarchie, anche dall’acquisto di gennaio Cutrone.

Il talento e i mezzi fisici dell’ex Partizan non sono in discussione ma nemmeno il suo essere acerbo e poco pronto: l’unica strada percorribile adesso, con la Fiorentina che non avrà grandi margini di errore la prossima stagione, è mandare a giocare il serbo, con la speranza che possa crescere per passare da diamante grezzo a uno vero e proprio.


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