Con quello autoproclamato di ieri la Fiorentina ha conosciuto per la terza volta in stagione il "ritiro", o meglio il "mini-ritiro" dato che in fin dei conti si parla di un giorno d'anticipo rispetto alla vigilia del match di campionato. Le due occasioni precedenti erano capitate nella settimana del turno infrasettimanale di dicembre, con le sfide ravvicinate ad Atalanta e Sassuolo, e più o meno un girone dopo, tra Sassuolo e Verona: entrambe avventure chiuse dopo poche ore, a situazione d'emergenza "rientrata". A differenza delle due circostanze, dove la società aveva imposto la linea "dura", in questo caso è stato il gruppo a chiedere il ritiro a Iachini: un piccolo segnale nuovo magari, dopo una stagione indisponente da parte di molti elementi della rosa. Un segnale piccolo ma incoraggiante, visto che il rush finale che serve alla Fiorentina per mettersi in salvo: dopo qualche risposta sul campo, un particolare in più a testimoniare che forse il gruppo viola ha capito come e perché deve lottare. In attesa di conferme dal "Dall'Ara", meglio tardi che mai.


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