Durante la "conferenza stampa" di Rocco Commisso del 24 maggio scorso, la coordinatrice dell'evento affermò che, di lì a breve, il direttore sportivo avrebbe parlato ai media. In quelle ore roventi per il caso #riscattateTorreira, il presidente viola scelse di non rispondere alle domande di mercato, lasciandole quindi a Pradè nei giorni seguenti. Più di un mese dopo, quella conferenza stampa del ds ancora non si è vista.

La versione ufficiale della Fiorentina sul mancato riscatto di Torreira non c'è stata. O almeno ancora non se n'è vista nemmeno l'ombra. Il calciatore, nel lungo post in cui salutava il club, affermava che c'era "qualcuno" che non aveva voluto proseguire col rapporto. Ma quella persona resta ad oggi sconosciuta. Forse, una nota dell'ufficio stampa sarebbe stata utile per chiarire la posizione del club rispetto ai tanti punti interrogativi sorti nei tifosi. Così anche la voce del direttore sportivo sarebbe stata accolta con favore per capire cosa fosse effettivamente successo in quella sbagliatissima scelta. Le stesse domande di mercato poste a Commisso vennero rimandate, ma nei fatti non c'è mai stato un chiarimento. L'unica comunicazione che è arrivata -ma sul mercato in generale- è stata quella del dg Barone alla radio locale, sollecitato in quell'occasione in cui era intervenuto soltanto per smentire le voci sulla cessione della società.

Il mercato che oggi si apre è un rebus per la Fiorentina. Tantissimi nomi hanno già riempito le pagine dei giornali, alcune trattative sono già state avviate. E altre sono già naufragate. Ma la fatidica conferenza di Pradè non c'è stata ed è probabile che a questo punto venga rimandata a Moena. Nel ritiro estivo si rivedrà anche il presidente Commisso? Difficile dirlo. Più facile pensare che il suo botta e risposta di fine maggio sia destinato a rimanere un caso isolato. Coerentemente con la linea adottata dalla Fiorentina italoamericana: la comunicazione è carente e ciò crea dei problemi di non poco conto nella comprensione delle vicende da stampa e tifosi. Così è andata per Torreira e allo stesso modo rimane il dubbio sul fatto che Pradè avesse veramente mai dovuto fare una conferenza. Un modo per allontanare le annose domande di mercato al presidente oppure era cambiato qualcosa da quel "tra pochi giorni" del 24 maggio? Quando la società non parla, le voci si moltiplicano e il caos regna sovrano. Nella società dell'informazione (e delle dicerie via social) fare oscurantismo è un rischio. Una scelta che lascia i tifosi infastiditi e allontana dalla conoscenza della verità.


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