Il giornalista Alessandro Bocci ha parlato così a Radio Bruno Toscana: "Io a questi test estivi ci credo fino a un certo punto, perché se poi perdi alla prima giornata con la Cremonese il cielo diventa subito scuro. Quello sarà il vero banco di prova, il resto conta poco. Riguardo a Italiano, credo che dovrà migliorare nella gestione degli impegni ravvicinati. Ricordo che l'anno scorso abbiamo rischiato di perdere l'Europa nelle settimane in cui c'era il ritorno della semifinale di Coppa Italia".

E poi ha aggiunto: "Mi auguro che l'assenza di Torreira venga contenuta dal rendimento di Mandragora e Amrabat, così da non avere contraccolpi negativi. Mi preoccupa ancora un po' l'ambientamento di Ikonè, che è qui da sei mesi eppure durante il ritiro mi è sembrato molto discontinuo. In generale comunque non voglio esprimere giudizi, siamo nel mezzo della preparazione e ci sarà tempo per risolvere i problemi sia dal punto di vista fisico che mentale".

E infine su Jovic: "Un minimo rischio deve esserci in un'operazione del genere. Se il giocatore fosse stato lo stesso dell'Eintracht non sarebbe venuto a Firenze. Chi mi preoccupa è Cabral, mi aspettavo di più da lui. Però sappiamo bene che a un attaccante basta una scintilla per sbloccarsi, quindi diamogli ancora un po' di tempo".


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