Pochi invitati e poca pubblicità per la fine del mandato di Andrea Pessina, Sovrintendente della città metropolitana di Firenze e delle province di Pistoia e Prato negli ultimi 6 anni (era in carica dal 30 giugno 2016): un finale in linea con quanto raccontano i mesi del suo mandato, raramente di pari passo con tante esigenze manifestate in particolar modo a Firenze e dintorni. In chiave Fiorentina con il capo delle Belle Arti si è avuto a che fare in merito alle questioni Franchi e Viola Park, male, malissimo nel primo caso, bene nel secondo. O almeno, alla fine ad una soluzione per il Centro Sportivo ci si è arrivati.

Di lui raccontano le cronache del Corriere Fiorentino di quanto sia personaggio schivo, abituato più all'azione individuale che non a quella di gruppo e soprattutto il suo mantra: la tutela viene prima di tutto. Anche prima delle esigenze di una città, anche prima dell'evoluzione dei tempi e di un ventunesimo secolo ormai in corso da diversi anni, aggiungiamo. Contro di lui si sono scontrate anche molte vicende di privati cittadini, non a caso il suo soprannome maturato negli anni è quello di "Signor No". Aspri i confronti con il presidente Commisso e i suoi uomini, non sereno neanche il rapporto col sindaco Nardella: ora che il mandato di Pessina è giunto al termine, è quasi tempo del sostituto. Quasi perché prima della nomina ci sarà un traghettatore interno.  In ogni caso le partite più calde, quelle di tramvia, restyling del Franchi e nuova pista di Peretola saranno decise a Roma, nell'ambito dei finanziamenti del Pnrr.


💬 Commenti