Oltre al rendimento della sua Fiorentina, lo stadio è un’altra ferita per Commisso. Il centro sportivo, il Viola Park (da 85 milioni) sarà pronto tra un anno e mezzo, ma per l’impianto dove dovrebbe giocare la squadra, la strada è in salita. Un argomento che stamani prova ad approfondire La Gazzetta dello Sport.

Il Comune, con in testa il sindaco di Firenze, Nardella, porterà avanti il restyling del Franchi (5-6 anni almeno per iter, bando progettazione e costruzione), ma non ha la certezza di avere una squadra di Serie A che possa utilizzarlo.

Dall’altra parte c’è Commisso che ha chiuso all’ipotesi di poter mettere soldi per il Franchi, però non ha un’area dove poter realizzare in tempi più rapidi un nuovo impianto. Tra un anno Comune e Fiorentina dovranno ridiscutere il contratto d'affitto dello stadio. Campi Bisenzio resta sullo sfondo: potrà prendere corpo?

Situazione diversa per la proprietà americana della Roma, con il nuovo management, in testa il proprietario Friedkin, che ha incontrato il sindaco Raggi per comunicare la chiusura della possibilità di costruire a Tor di Valle e che esiste già un dossier su 18 aree che può essere una base di lavoro. Il timing di massima, comunque, dovrebbe essere confermato: due anni per le autorizzazioni e due per la costruzione. Apertura prevista: 2026.


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