Giovanni Galli a Lady Radio commenta la possibile scelta della Fiorentina di fare la prossima preparazione al Viola Park dopo la rinuncia a Moena esprimendo varie perplessità: "I tempi sono cambiati, prima c’era una preparazione in cui per una sett non si toccava il pallone ma si recuperava tono muscolare. Poi si cercava di velocizzare. Le squadre oggi si allenano giocando, non c’è tempo per fare diversamente. Si opta spesso per le tournée per guadagnare qualche milioncino valutando le incognite come gli infortuni. Viola Park? Certamente credo che si avesse anche questo scopo, bisogna però tenere presente un’altra cosa. Anche a me al Milan è capitato di rimanere a Milanello. Lì tuttavia ci sono 400 metri di altura, alle pendici di Varese. La sera riposavamo tranquillamente".


Prosegue Galli: "Firenze d’estate è un forno. Gli orari degli allenamenti poi vanno di conseguenza cambiati. In altura, in montagna ci si allena presto e si torna in campo nel primo pomeriggio. A Meno che come in Qatar non siano stati messi impianti negli stadi, la vedo dura. C’è il condizionamento, ed i calciatori sono rodati e giocano e basta. Gli allenamenti lasciano il tempo che trovano in una competizione come il Mondiale. Siamo ancora ad una temperatura accessibile in Qatar, dai 30 ai 35. A Firenze ad agosto si arriva anche a 40. La cosa principale è il recupero durante la preparazione. Si ha bisogno di avere questa possibilità. Con aria fresca questo avviene più rapidamente, col caldo continuo si fa molta più fatica. Va tenuto presente".


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