L'ex attaccante della Fiorentina, Giuseppe Rossi, ha rilasciato una lunga intervista a Il Brivido Sportivo in cui ha toccato diversi argomenti.

Queste le sue dichiarazioni: "Ragazzi sono qui e faccio un gran tifo per i viola, sono certo che questa squadra prima o poi farà rivivere le stesse emozioni che vivemmo noi quella volta. Il 4-2 contro la Juventus? La grande vittoria, una partita storica che nessuno si dimenticherà. Pensate, ancora oggi ricevo messaggi per quella sfida e i tifosi mi dicono ‘grazie, grazie, grazie…’. E io rispondo che non bisogna dire grazie perché alla fine io e i miei compagni abbiamo fatto quello che cercavamo sempre di fare, vincere. Giocando col cuore, sapendo che quella maglia pesa e quindi bisogna rappresentarla bene. E quel giorno contro la Juve abbiamo fatto ciò che abbiamo provato a fare in tutte le partite. Allora auguro ai tifosi che possano risentire le stesse emozioni che sentimmo noi il 20 ottobre 2013. Sono sicuro che prima o poi questa formazione regalerà qualcosa di bello ai sostenitori viola. Io sono sempre qui che faccio il tifo”.

Rossi si sofferma poi sulla Fiorentina attuale: "Sono sincero, sto seguendo tutto tramite il web, i social e quello che leggo sui giornali, ma non sono riuscito a vedere tutte le partite, tra fuso orario e impegni però posso dire che al di là del momento critico, per me è una squadra che promette perché ha valori. Io credo che ci siano calciatori giusti solo che purtroppo fino ad oggi non abbiamo raccolto i punti che avremmo meritato. E’ un processo di crescita. Bisogna trovare gli equilibri giusti. In che modo? Si era cominciato con un allenatore e poi si è cambiato, così adesso serve un po’ di tempo per adattarsi alla nuova situazione. Perché quando un tecnico subentra chiede cose diverse al gruppo. Ma vedo talento nella Fiorentina e anche esperienza: penso a Ribery, Callejon, Pezzella, loro possono dare una bella mano in questo frangente. Ma ci sono anche giovani con tanta voglia di dimostrare come Castrovilli e Vlahovic. Se si riesce a trovare un equilibrio giusto tra vecchi e giovani, noi possiamo fare un grande campionato".


Pepito conclude con un pensiero sulla forza della sua Fiorentina: "Me la ricordo bene, io avevo 27/28 anni, non ero né vecchio né giovane, ma c’era un bel mix di età. C’erano uomini con un’esperienza unica come Aquilani, Joaquin, Mario Gomez, Gonzalo Rodriguez e Borja Valero, giocatori che hanno detto la loro in carriera. Ma in quella Fiorentina c’erano anche calciatori che aiutavano come Babacar e Rebic, ragazzi sempre pronti a supportarci. E’ questo l’equilibrio a cui mi riferisco, quando lo trovi poi succedono cose belle. Eventi stupendi come il 20 ottobre 2013. Forza viola, io ho fiducia nella Fiorentina. Sempre".


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