Doveva essere una bella storia di ricongiungimento, a distanza di anni, e invece rischia di diventare una sorta di separazione in casa quella tra Pierluigi Gollini e la Fiorentina: il portiere attualmente in prestito dall’Atalanta era tornato per fare il titolare, o quasi. Ma salvo l’alternanza iniziale con Terracciano, poi le scelte di Italiano hanno virato con decisione sul “dodici” viola, ormai a tutti gli effetti (anche quest’anno) numero uno. Per la società la possibilità di scommettere su un prestito era troppo golosa in estate ma alla luce dei 9 milioni per il riscatto, scrive La Nazione, sembra quasi impossibile immaginare un acquisto a titolo definitivo. Nelle ultime settimane tra l’altro, Italiano ha anche smesso di alternare i due portieri, scegliendo Terracciano a Riga: in campionato per Gollini appena 3 apparizioni in 12 giornate, con gli errori pesanti alla prima con la Cremonese e tra andata e ritorno contro il Basaksehir.

GOLLINI PEGGIO DI LUI SOLO ALBAN LAFONT
Più che per colpa di Barone l’arrivo di Gollini l’ha voluto il signor Pradè, che sta per diventare famoso in Italia e non solo per le scommesse fallite come quelle di Jovic, Ikonè, Mandragora, Cabral, Gollini eccetera eccetera, Mai un direttore sportivo ha preso tante cantonate come il signor Pradè. Il braccio desro di Barone, appunto Pradè, c’è riuscito a ha fatto gettare nel cesso oltre sessanta milioni di euro. E’ vergognoso che un presidente come Commisso, tanto attaccato al vile denaro, continui a riconfermare la fiducia a un perdente come Pradè.
grande mercato del due incapace Barone Prade