Il nuovo portiere viola Pierluigi Gollini è stato intercettato da Dazn durante il ritiro di Moena. Ecco come ha raccontato il suo ritorno alla Fiorentina e non solo:

"Questo è un posto speciale per me, sono venuto via che ero un ragazzino e adesso ci torno da uomo. Non ci eravamo lasciati nel migliore dei modi: non ero riuscito a rifiutare la chiamata del Manchester. Mi sembra di non giocare in Serie A da tre anni... mi è mancata molto. Fin da bambino questo era il mio sogno. Quest'anno voglio dimostrare di essere decisivo, come in Champions con l'Atalanta".

Sugli allenamenti: "Ci sono certi tecnici come all'Atalanta con cui facevamo più corsa, qui lavoriamo invece sulla forza. Sono abituato agli allenatori che ti martellano, ma per raggiungere certi obiettivi devono esserci. Cosa non mi piace invece? Quando devi correre o sollevare chili, ma anche le parti morte: ti alleni-riposi, ti alleni-riposi...".

Infine sull'essere un portiere: "La palla per me è la più grande amica ma anche la più bastarda. Come una donna, che a volte ami e a volte odi. La presa perfetta è con i pollici non attaccati e gomiti larghi. Così hai il pieno controllo della sfera".


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