Uno dei tanti punti interrogativi del mercato della Fiorentina è quello riguardante il centravanti brasiliano Pedro. Il giovanissimo, arrivato quasi sul gong della finestra di mercato estiva, doveva essere l’arma in più per Vincenzo Montella, in realtà si è rivelato un flop tanto da esser ceduto subito a Gennaio.

Pedro, però, al Flamengo ha trovato la sua quadra tornando a segnare. Per capire meglio la sua metamorfosi e le iniziative della società di Rio de Janeiro, Fiorentinanews.com ha contattato Joao Pedro Granette, giornalista di Coluna do Fla, principale portale di informazione sul mondo rossonero.

Quando Pedro è arrivato in Italia era stato presentato come una stella, poi sappiamo tutti come è andata la parentesi alla Fiorentina. Cosa è successo?

Pedro ha fatto una grande stagione alla Fluminense, venne chiamato dalla nazionale del Brasile, ma si infortunò. Il trasferimento alla Fiorentina è arrivato subito dopo il recupero dall’infortunio, e per questo aveva ancora bisogno di recuperare. Il campionato italiano è uno dei più difficili al mondo e chiede tanto anche a livello fisico dagli atleti. Penso che a Pedro sia mancato il tempo.

Come potresti descrivere Pedro con la maglia del Flamengo?

Pedro è un giocatore importantenella squadra, ma ad oggi non parte tra i titolari. Viene spesso inserito nel secondo tempo. E’ la riserva di Gabigol, uno che non ha fatto bene in Italia, ma in Brasile è il calciatore del momento.

Sul diritto di Recompra da parte della Fiorentina ci sono versioni differenti. In Brasile che si dice? Resterà in rossonero?

In Brasile si dice che il Flamengo ha il diritto di esercitare l’acquisto. Il problema è sapere come andranno le cose con questo arresto del calcio a causa del coronavirus. Pedro è molto apprezzzato da tutti al Flamengo e piace anche a Jorge Jesus. Potrebbe restare, dipenderà molto anche dalla pandemia.

Invece, su Gerson? Come mai ha avuto questo grande cambiamento?

Gerson è cresciuto in Italia. Nonostante alla Fiorentina non abbia fatto grandi partite, ha avuto una evoluzione. Il suo ritorno nel paese natale gli ha fatto riscoprire il buon calcio.


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