Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, ha parlato a margine del Consiglio Federale d'urgenza indetto per il caso Rosario D'Onofrio, procuratore capo AIA arrestato nell'ambito dell'indagine per traffico internazionale di droga. Queste le sue parole riportate da tuttomercatoweb.com: "E’ un tema che ha creato imbarazzo e disagio nel mondo del calcio che è stato saccheggiato da questo episodio che presenta come detto più volte in Consiglio tantissimi lati da chiarire, tanti lati oscuri. Molti punti continuiamo a ignorarli e a comprendere come alcuni fatti siano stati possibili".

E ancora: "Capisco l'amarezza di Trentalange. A oggi non ci sono elementi oggettivi per un provvedimento così violento come il commissariamento, ma se domani dovessero emergere altri elementi sarà Trentalange per primo a fare un passo indietro. Gli arbitri sono intoccabili, non c’entrano nulla in questa vicenda. Le responsabilità sono individuali di un soggetto con aspetti ancora tutti da chiarire. Sono anche contento per gli arbitri che sabato e domenica sono andati in campo e hanno dimostrato grande maturità e di non essere scalfiti da questo episodio. A dimostrazione della loro integrità e del loro carattere".


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