Alla prima chiamata con la Nazionale maggiore, David Hancko ha parlato così a profutbal.sk della sua emozione ma anche del suo inizio di avventura in maglia viola: "Con Sam Mráz (attaccante dell'Empoli ndr) sapevamo che c'era questa possibilità, ma è stata una grande sorpresa. Abbiamo subito approcciato la Serie A, stiamo aspettando con ansia il derby con i cechi. Essere chiamati dall'allenatore Kozak è una sensazione inesprimibile, tra le più preziose per un calciatore. Mi fido di me stesso, trasferirò tutto ciò che ho in allenamento e nelle partite. Skrtel e Pekarik? Sono i giocatori che ammiro, sono dei modelli per me. Avevo dodici anni e li guardavo in Tv. È un onore essere tra loro adesso. La scelta della Fiorentina? Sono molto soddisfatto, è stata la decisione giusta. Cerco di imparare la lingua e il sistema di gioco il più rapidamente possibile. In Italia si gioca diversamente, la qualità è completamente diversa dalla Slovacchia. Sono felice per la prima presenza, è stata una ricompensa per il mio lavoro. Se mi sento pronto? Sarebbe un errore dire che non sono ancora pronto. Credo di avere voglia di allenarmi, ma sono nelle mani dell'allenatore. Abbiamo così pochi spazi, in Italia la tattica ha la meglio. Dopo il debutto ho ricevuto un feedback eccellente, molte persone si aspettavano che giocassi anche la partita successiva. L'adattamento dallo Zilina? Lo Žilina è un club straniero che opera in Slovacchia. Siamo arrivati ​​molto vicini all'Europa occidentale, ma non possiamo paragonarlo. L'intensità dell'allenamento, il nostro sistema o molti video mi consentono di adattarmi facilmente all'Italia, ma la qualità dei giocatori di Serie A e della competizione è tre o quattro volte superiore. L'ambiente diverso? È vero, a Zilina avevamo sempre tante persone intorno agli allenamenti, è stato un periodo incredibile. La Fiorentina è una buona squadra, ma è diversa. Firenze è una città bellissima. Prima di tutto, sono venuto per il calcio, così posso migliorare il più rapidamente possibile".


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