Non è un mistero la passione per gli attaccanti brasiliano da parte di Daniele Pradè, non avrebbe altrimenti virato prima su Pedro e poi su Arthur Cabral per "risolvere" i problemi offensivi della Fiorentina. Scelte che però hanno dato pochi o pochissimi frutti per quanto visto finora: per Pedro ci fu addirittura una compra-vendita nell'arco di quattro mesi, tra agosto e gennaio, dopo appena 59 minuti in campo in pochi spezzoni.

Come sia stato possibile valutarlo in così poco tempo resta un mistero, di sicuro ci si preoccupò di rientrare dall'investimento (14 milioni) e fu possibile grazie al Flamengo. Più tempo a disposizione di Cabral che se non altro non è arrivato da infortunato, anche se non certo al top. In fondo doveva sostituire solo il capocannoniere della Serie A. Dopo otto mesi l'ex Basilea ha messo insieme 3 reti tra campionato, Coppa Italia e Conference, in 25 apparizioni: diciamo che si è visto di meglio.

Se Pedro nel frattempo è sbarcato anche in Nazionale, a Firenze ci si interroga su quale sia il vero valore di Cabral e quanto tempo meriti ancora. Qualsiasi sia la risposta, servirà grande attenzione nel prendere decisioni che poi potrebbero portare a rimpianti già noti da queste parti.


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