In questi giorni sentito e letto le dichiarazioni prima di Biraghi e Bonaventura e poi una ancora più chiara di Amrabat. La Fiorentina è unita e segue il suo allenatore ma i giocatori vedono il comportamento di Italiano un po' sopra le righe. Le tre esternazioni ufficiali, sono una richiesta di dialogo da parte della squadra al tecnico. Dalla "mancanza di intensità" al "dovrebbe urlare un po' meno rischia di perdere la voce", queste esternazioni ci dicono alcune cose. I calciatori hanno necessità di essere ascoltati, poiché ognuno di loro ha caratteristiche che possono essere meglio sfruttate. La squadra manda alcuni messaggi, molto meno subliminali, riguardanti la preparazione atletica, che deve essere gestita in maniera diversa per rendere al meglio e trovare quell'intensità che questi giocatori avevano l'anno scorso.


E quando Biraghi dice "io penso che ora ci sentiamo troppo bravi" sembra che in questo discorso ci metta tutti dentro compreso chi prepara le partite e non solo chi le gioca. A Firenze quando ti dicono che sei troppo bravo, non è un gran complimento, poiché vuol dire che sai tutto tu e non ascolti nessuno. La squadra è molto unità e crede nel suo allenatore, ma evidentemente un maggior dialogo è ritenuto necessario dai petali più rappresentativi della rosa. E la crescita di un allenatore passa anche dall'ascolto dei sui calciatori, dalla collaborazione con la squadra. Capello, Ranieri, Trapattoni, ed altri grandissimi tecnici non davano solo indicazioni, ma ascoltavano i loro uomini, qualcuno teneva l'acqua santa in mano e magari si arrabbiava, ma il dialogo con ognuno dei loro ragazzi, era importantissimo. A buon intenditor poche parole.




💬 Commenti