La piazza di Firenze è da decenni una delle più importanti e passionali del calcio italiano. Anche nell'attualità, nonostante negli ultimi anni i risultati non abbiano creato grande entusiasmo, la Fiorentina è una delle realtà più seguite. Dopo l'ufficializzazione dell'acquisto di Nicolas Gonzalez, attaccante argentino proveniente dallo Stoccarda, la società toscana ha dato senza dubbio un segnale sui tentativi concreti di voler cambiare le cose in meglio quanto prima. Il rapido attaccante sudamericano, adesso impegnato nella Coppa America, è un valore importante e di prospettiva. E' stato acquistato anche ricordando la felice tradizione di Firenze con i giocatori provenienti dall'Argentina e dal Sudamerica in generale.

Se parliamo principalmente di Argentina e Fiorentina, il primo nome che viene in mente è quello di Gabriel Omar Batistuta. L'ex centravanti classe 1969 arrivato al Franchi all'inizio degli anni '90 è diventato in nove stagioni il miglior goleador della Fiorentina con ben 168 reti all'attivo, una cifra record alla quale nessuno è mai riuscito ad avvicinarsi. Dopo aver fatto la storia della Viola dal 1991 al 2000, segnando reti strepitose a squadre della nobiltà europea come Manchester United, Barcellona e Arsenal, Batigol decise nel 2000 di andare alla Roma con la quale avrebbe vinto uno storico Scudetto, trofeo per il quale in questo momento la grande candidata italiana, secondo le ultime quote sulla Serie A, è l'Inter. Dotato di un tiro spaventoso e di una voglia di vincere unica, Batistuta è ancora oggi il più grande idolo della Fiorentina ed è stato lui una delle ragioni per le quali Giovanni Simeone è approdato anch'egli al Franchi. L'attuale centravanti del Cagliari, figlio d'arte classe 1995, ha disputato infatti in viola la sua miglior stagione di sempre in Serie A. Nel 2017-18 infatti andò a segno in ben 14 occasioni.

Spostandoci invece dall'Argentina al Brasile, la patria del calcio mondiale, vediamo che ad avere grande impatto nella Fiorentina sono stati soprattutto due centrocampisti. Parliamo di Socrates (per lui però si può parlare solo di impatto mediatico e non certo di rendimento in campo) e Dunga, giocatori dalla grande classe che hanno vissuto epoche diverse in viola. Il primo ha giocato con la Fiorentina una sola stagione, ossia quella 1985-86, quando era già capitano indiscutibile del Brasile, mentre il secondo giocò in viola dal 1988 al 1992.

Per ultimo, tuttavia, è da ricordare un attaccante brasiliano che ha fatto divertire non poco il Franchi: parliamo di Edmundo, soprannominato O Animal. Il brasiliano in società con Batistuta compose uno degli attacchi più forti del campionato di Serie A dal 1997 al 1999, alternando grandissime giocate palla al piede a momenti di sregolatezza propri di un brasiliano poco avvezzo all'ordine e alla disciplina.

Tutto questo ovviamente senza andare a scomodare campioni di altre epoche come il brasiliano Julinho o l'argentino (poi naturalizzato italiano) Montuori.


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