In principio fu il destro sparacchiato malamente a lato a La Spezia, poi ci sono stati i due interventi di Consigli a Reggio Emilia, quindi il palo a porta spalancata contro la Juve e ieri il pallone del k.o. a San Siro, tirato ancora una volta contro il portiere avversario, stavolta Handanovic. E' indubbio che Jonatahn Ikoné sia il fiore all'occhiello del mercato invernale in entrata e che di giocate importanti nel bagaglio ne abbia in abbondanza ma che fatica per entrare nel tabellino.

E l'astinenza rischia di diventare quasi tabù, un po' come per Gonzalez che non segna dal 24 ottobre, ma è anche verosimile pensare che a forza di occasioni clamorose prima o poi una entri anche in porta. Certo, l'attesa sta costando punti e rammarico ma si può prendere il buono e immaginare anche il percorso e la crescita dell'esterno francese, destinato a diventare decisivo: l'ha detto anche Italiano nel post gara di ieri, alternando il conforto ad una tiratina di orecchie.


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