La Gazzetta dello Sport descrive il contesto della gara di ieri sera tra Fiorentina e Milan come un deserto, in cui il raggio di luce è stato rappresentato dalla Fiorentina yé-yé. La squadra vincitrice dell’ultimo scudetto e celebrata ieri sera al Franchi avrebbe meritato una diversa cornice di affetto. Il gol di Calhanoglou ha l’effetto di far agitare solo Montella, unico che se la prende davanti a una squadra inerme. A centrocampo la Fiorentina mostra una pochezza insostenibile. Edimilson e Dabo, soprattutto, restano al di sotto una soglia tecnica accettabile. Chiesa è più in sintonia con l’umore della squadra che con la indole da guerriero. A parte una conclusione di Muriel nei primi minuti, tra i guanti di Donnarumma arrivano però soltanto i cross sbagliati di Biraghi. Nella ripresa la Fiorentina reagisce e cerca il pareggio, il modulo diventa un 4-2-4 che però non basta per trovare il punto che servirebbe alla la squadra viola per essere ufficialmente salva.

DDV terrapiattista!!!
Anche Montella deve dare di più. Non si può attaccare alla scusa della paura e del pubblico. Con questo non lo metto di certo in discussione, perché da lui si riparte ma valuto le cose che non vanno e andranno cambiate in futuro. A parma per vincere, serve più cattiveria sotto porta. A centrocampo non ci siamo assolutamente. Bisogna fare meglio. Serve più autostima, nella ripresa un bagliore di luce si è visto.