L'addio, forse verso l'Arabia, il rinnovo di un anno oppure con opzione sul successivo


Ma il futuro di Franck Ribery resta un giallo per la Fiorentina. E di questo giallo se ne occupa stamani La Nazione. In caso di mancata proposta di rinnovo o di risposta negativa del giocatore alla nuova opzione, le strade si divideranno il prossimo 30 giugno.

La società viola potrebbe scegliere di togliere dal bilancio un ingaggio da zona Champions (4 milioni a stagione) e puntare e dirottare l’investimento su altri giocatori, più o meno carismatici dell'ex Bayern. O magari essere lo stesso Ribery, a sua volta, ad avere intenzione e voglia di nuove avventure, nuovi stimoli e magari valutare altre occasioni ’italiane’ o anche dirigersi su un mercato d’oro come gli Emirati Arabi.

Se invece ci fosse voglia di continuare questo matrimonio ci sarà comunque da ripensare all'ingaggio (magari riparametrato all’età dell’attaccante), alla durata dell'accordo, ma anche ai programmi del club. Queste sono le variabili su cui Commisso e Ribery dovranno trovare l’intesa perfetta.

L'affare Ribery potrebbe prevedere un accordo annuale (giugno 2022), o anche un accordo annuale magari accompagnato da un’opzione per la stagione successiva. Questa è una delle prime chiavi che Commisso dovrà far girare a Barone e Pradè in vista della programmazione del futuro. Futuro che prenderà una piega definitiva anche e soprattutto dopo che in casa Fiorentina si sarà deciso il nome del nuovo allenatore.

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