Poteva interrompersi già un anno fa l'avventura di German Pezzella a Firenze, per stessa ammissione del ds Pradè che raccontò delle visite del suo agente a casa Milan fino agli ultimi sgoccioli del mercato estivo 2020. Poi non se ne fece di nulla e l'argentino ripartì molto faticosamente dalla Fiorentina, prima con qualche problema fisico e poi con una serie interminabile di errori. Una stagione da dimenticare e non ai livelli a cui il capitano viola ci aveva abituato, colpa forse anche di qualche scoria legata al mercato. In ogni caso il suo contratto resta in scadenza tra un anno e una riflessione va per forza fatta: ad oggi la sua priorità è la Copa America, poi le vacanze e quindi il ritorno in città, con un allenatore nuovo che attende di conoscerlo, soprattutto sotto l'aspetto delle motivazioni. Ad oggi dietro a Pezzella non c'è la fila ma se le parti decideranno di separarsi, trovare un club pronto ad accoglierlo non sarebbe certo complicato: da lui la Fiorentina potrebbe puntare a incassare una cifra in doppia cifra ma non molto di più.

Non è l'unico però l'argentino tra i componenti della lista degli incerti, al suo fianco anche a livello di caratura ad esempio, c'è Pulgar, protagonista con il Cile in Sudamerica e ora in vacanza: anche lui arriverà tardi ma con qualche giorno d'anticipo. Per il cileno però, il contratto è più lungo di un anno e la fretta molto minore.

In entrata invece, la Fiorentina pensa a giocatori il più possibile duttili e tra questi una delle soluzioni che ingolosiscono è quella di Mattia Zaccagni: in questo senso la scadenza stavolta sorride al club viola ed è la stessa di Pezzella, il 2022. Per questo le richieste del Verona non possono spingersi troppo in alto: ad oggi si parla di circa 15 milioni, viste le ultime due stagioni del classe '95, ma la prospettiva di abbassare la cifra c'è eccome.


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