L'ha già vissuta una situazione simile, per certi versi, Daniele Pradè: nel 2005/06 il ds era alla Roma e riuscì a cedere a gennaio Antonio Cassano, diventato ormai un peso per il club giallorosso, in rotta con la città e con Spalletti. Una perdita tecnica che però finì per diventare un beneficio molto maggiore a livello ambientale. Il riferimento di Repubblica, che definisce "Teorema Cassano" anche il caso di Chiesa è proprio alla stabilità dello spogliatoio, minata dall'atteggiamento di un ragazzo che era arrivato a sentirsi prigioniero nel club che lo aveva lanciato. Con atteggiamenti naturalmente di gran lunga più professionali di quelli di Cassano, ma pur sempre prigioniero. Quella Roma prese il volo proprio da gennaio, infilando 11 vittorie consecutive e arrivando a contendere il quarto posto Champions alla Fiorentina di Prandelli, perdendo il duello a distanza, almeno fino all'arrivo di Calciopoli.


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