Ahinoi, una rapida discesa. Stiamo parlando del rendimento di Cristiano Biraghi, di ritorno alla Fiorentina dopo un anno con la maglia dell'Inter che tanto aveva sorpreso nelle prime giornate. Oggi invece l'esterno viola appare di nuovo caduto nel vortice delle incertezze, tanto che le cose buone lasciano spazio ormai sempre più spesso a quelle rivedibili.

E non parliamo tanto di cross sbagliati o poco efficaci, quanti di vere e proprie leggerezze che costano caro alla squadra. Perché se in fase offensiva il massimo che si può rischiare a di vedere sfumare un'occasione (anche se ultimamente succede un po' troppo spesso), dietro le cose cambiano parecchio. Basterebbe guardare le recenti partite con Lazio e Napoli per rendersene conto.

All'Olimpico Biraghi si fa sovrastare da Lazzari permettendogli di servire l'assist vincente a Caicedo, poi si dimentica di marcare Immobile in piena area lasciandolo segnare senza difficoltà. A Napoli, invece, l'ex Inter palesa tutte le sue difficoltà nel fronteggiare l'avversario che lo punta. Lozano infatti lo annienta letteralmente, anche perché Biraghi lo sfida a due metri di distanza vanificando così qualunque possibilità di limitarlo.

Insomma non solo Biraghi è sempre meno incisivo in fase offensiva (è sceso al tredicesimo posto nella classifica dei passaggi chiave) ma ha cominciato anche a diventare suo malgrado protagonista dei gol subiti dalla Fiorentina. Una tendenza che il ragazzo deve invertire in fretta, per tornare quello che tanto ci aveva impressionato a inizio stagione.


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