Il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano prosegue nella sua intervista al sito ufficiale del club viola raccontando i suoi modelli di ispirazione e il rapporto con la dirigenza gigliata e i tifosi: "Negli ultimi anni come si fa a non nominare Guardiola? Per quello che ha fatto… Lo stesso Sarri negli ultimi tempi ha destato grande interesse, col Napoli e poi col Chelsea. Klopp, Luis Enrique… Il Barcellona, che ha un pensiero calcistico a prescindere dall’allenatore. Il Barcellona gioca sempre nello stesso modo: è un modo di ragionare che mi affascina, e sarebbe bello riproporlo in altri paesi. Zeman è sempre stato una fonte di ispirazione per molti allenatori, per il modo con cui attaccava, il modo con cui riusciva a mandare in gol le proprie squadre.

Sono queste un pò le mie fonti di ispirazione, dato che il mio sistema è un sistema con tre attaccanti e tre centrocampisti. Sono questi gli allenatori che mi hanno ispirato, e penso che siano allenatori che possono dare tanto a chi vuole fare questo mestiere qua".

Sulla Fiorentina: "Devo ringraziare la società, Rocco Commisso, Joe Barone, Daniele Pradé. Mi hanno fortemente voluto. Questo per chi la pensa come me è troppo importante. Vuol dire che la gente ti stima, vuol dire che crede in te. Vuol dire che ha fiducia in te. Così la responsabilità uno se la prende volentieri, per cercare di ripagare tutto questo.

Piano piano sto iniziando a conoscere tutti. Ho trovato un ambiente straordinario, un ambiente di livello. E’ una sfida che ho accettato perché penso che questa sia una squadra di qualità, ha tanti giocatori forti, giocatori che forse non hanno ancora espresso il proprio valore. E per me è una sfida. 

E’ una sfida con me stesso il cercare di ottenere qualcosa di importante. Mi auguro soddisfazioni da tutti i punti di vista. Nella crescita dei calciatori, migliorare quello che abbiamo fatto la scorsa stagione, a livello personale mio e per la Fiorentina. Da parte mia c’è tutto l’impegno possibile ed immaginabile.  Ci metto il cuore. Come in tutte le squadre in cui sono stato.

Sui tifosi viola:

"E’ la prima volta che vengo accolto così. Sono rimasto veramente stupito, anche alla presentazione. Sono stupito da quello che c’è stato a Moena: ogni giorno la tribuna piena per ogni allenamento, con gente appassionata, che segue con attenzione. Quando venivo a giocare contro la Fiorentina, era una sfida praticamente persa in partenza, per il blasone, per il livello dei calciatori, e mi auguro che noi si diventi quella squadra che faceva paura a me, che dimostrava il proprio valore sempre, ed è questo che voglio: creare un’identità forte, un gruppo unito, tutti per uno ed uno per tutti. Questo è sacro. Cercheremo di essere all’altezza della situazione”.


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