Le parole di Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina, anche in sala stampa:

"Ci siamo giocato la qualificazione con grande capacità nel mettere in difficoltà la Juve, si era complicata all’andata e venire a ribaltare il risultato non era semplice. Dovevamo forzare la partita ma abbiamo fatto quello che dovevamo, non abbiamo trovato il varco, il guizzo però sono contento di come i ragazzi sono venuti qui a giocarsela.

Penso che le sorprese non ci siano, nel senso che Ikoné ha quelle caratteristiche, che possono somigliare a quelle di Castrovilli. Dovevamo metterlo in una zona che conosce, serviva tutta l’artiglieria pesante. Dragowski? In Coppa era stato detto che si cambiava, per cui non c’è nulla di sorprendente. Su quella palla, Drago pensava di prenderla in uscita ma potevamo fare meglio a inizio azione quando l’abbiamo persa al limite dell’area della Juve.

Abbiamo preso una ripartenza, non lo conto neanche. Sul primo avevamo palla noi e il nostro obiettivo era tenere viva la partita, abbiamo messo 4 esterni, 2 punte e Callejon terzino. A monte la palla l’avevamo noi, non siamo riusciti a rimediare, amen.

Contraccolpi? Nessun contraccolpo, sapevamo già che era difficile, dovevamo prestare il fianco a qualche situazione però eravamo consapevoli di dover fare un mezzo miracolo. Ora concentrarsi sul campionato, 6 partite e 18 punti, è da inizio anno che stazioniamo lì in zona Europa".


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