L'allenatore della Fiorentina, Italiano, parla anche del rapporto con la città di Firenze: "Da esterno, da avversario, ho sempre visto Firenze come piazza calda, con grande passione, lo stadio a spingere costantemente ed ho avuto conferma. Soprattutto in quella serata magnifica con il Milan, sento che c'è grande fiducia verso la squadra, grande entusiasmo. Noi vogliamo a tutti i costi alimentarlo perché avere il nostro pubblico è fondamentale. E poi tutto ciò che ho sempre pensato, che qui si può lavorare bene, è una squadra che merita di stare in queste posizioni in cui si trova adesso. Si sta creando qualcosa di speciale in termini di attaccamento, ci tengono anche i ragazzi".

Tema Castrovilli: "Non gli manca niente, penso che in tanti stiano crescendo e posso fare l'esempio di Saponara e Sottil. Ci sono momenti, Gaetano stava per avere continuità, l'infortunio di Genova non ci voleva, ha avuto questo problemino ma non è niente di grave. Ci vuole una piccola scintilla, ha doti diverse da tutti gli altri, è bravo a riempire l'area, è dinamico. Sono convinto che da un momento all'altro possa diventare importante ma senza nessuna ossessione, fa parte della Fiorentina, ha qualità che servono alla squadra per vincere le partite. Uno come lui serve a qualsiasi squadra e ce lo teniamo stretto".

I dubbi del centrocampo: "Nel mezzo non è semplice, siamo in tanti, Maleh è un altro che sta avendo una metamorfosi incredibile. E' reduce da due gol, da prestazioni di alto livello, bene perché vuol dire che anche lui ha capito che bisogna determinare, dare una mano in zona gol e nello sviluppo del gioco. Tra lui, Duncan, Castrovilli, Bonaventura, Benassi ho spesso scelte varie, in base alla partita che mi aspetto. Hanno tutti qualità, chi in conduzione, chi in inserimento o assist".


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