Lo Spezia di Vincenzo Italiano è la sorpresa più bella della Serie A. Nelle ultime due partite i liguri hanno vinto contro Sassuolo e Milan, scavalcando la Fiorentina e portandosi a 24 punti in classifica.

Italiano ha parlato del momento dei suoi a TMW Radio: "Contro il Milan abbiamo fatto una gran bella partita. Non tutte sono state come quelle con il Milan ma siamo a sei mesi di lavoro. Tutte le squadre devono cercare di maturare, sabato siamo stati capaci di esprimerci al meglio. Dobbiamo continuare così. Se la crescita è questa, ci lascia ben sperare per il futuro. Paragone con Zeman? I complimenti fanno sempre piacere, gli apprezzamenti fanno sempre piacere. Sono cresciuto nel suo mito, era uno spettacolo vedere le sue squadre per come interpretavano le gare. Non l'ho mai avuto come allenatore ma chi lo ha visto non può non prendere niente da lui. Futuro? Il mio futuro è pensare settimana dopo settimana di portare a termine questa stagione e cercare di raggiungere il nostro obiettivo. Ora c'è una nuova società, tutto è stato fatto in grandissima velocità. Vedremo i loro programmi e cosa propongono. Pronto per il grande salto? Non riesco ad immaginare il mio futuro ora. Sono partito dalle categorie inferiori, ho fatto ottimi risultati ma non so come andrà a finire. La testa ora è solo concentrata sul presente e sullo Spezia. Non mi pongo limiti, come fanno tutti".

Continua così Italiano: “Chi gioca meglio in Serie A? Devo dire la verità, sono rimasto stupito da tutte le squadre. Sono tutte organizzate, c'è lavoro e preparazione in ogni minimo dettaglio anche a livello strategico. Tutte propongono e lavorano, poi ci sono alcune che sono più in condizione. Sassuolo, Roma, Milan, Atalanta e Roma, come del resto a che tutte le altre, stanno facendo vedere il loro valore. I protagonisti principali sono i calciatori. Poi l'allenatore deve preoccuparsi di farli rendere al massimo, di farli stare a proprio agio, per farli rendere per le caratteristiche che hanno. Faccio un esempio: Agudelo è un esterno, non stava rendendo al 100%, quando abbiamo avuto la necessità di sfruttarlo in mezzo all'area è migliorato e ora sta venendo fuori. Va sempre fatto il bene della squadra. A chi mi ispiro? Da calciatore sono stato un centrocampista, quindi ho sempre battagliato cercando di dividermi nelle due fasi. Tanti allenatori mi hanno lasciato tanto e sono stati fonte di ispirazione. Un grande osservatore deve cercare di rubacchiare da tutti ed è quello che cerco di fare".


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