Chi giocherà? Cabral o Jovic? Sottil o Ikone? Mandragora o Amrabat? Si discute in questi giorni anche di assetto tattico della Fiorentina del futuro, di un Italiano che potrebbe cambiare qualcosa, con meno esterni, un doppio centravanti e un regista vecchia maniera in meno. Caratteristiche che mutano, come i giocatori.


Ma al di là di qualche cambiamento fisiologico che sicuramente ci sarà, in tanti dimenticano che la Fiorentina da agosto a novembre sarà chiamata a giocare ogni tre giorni. Sperando naturalmente che l’avventura in Europa continui, non ci sarà tempo per scegliere, per preferire uno all’altro. Staffette su staffette, tenendo tutti sulla corda, facendo sentire tutti importanti.


Per questo Jovic non oscurerà Cabral, tanto per smontare uno dei luoghi comuni più inutili di questi giorni. Anzi, occorrerà ancora altro sul mercato, per arrivare al momento clou della stagione nel miglior modo possibile. Un primo obiettivo sarà quello di arrivare al mese di gennaio (quando si riaprirà il mercato), essendo in un'ottima posizione di classifica in campionato, in lotta su tre fronti, in buone condizioni fisiche e mentali.


Intanto Italiano a Moena lavorerà già con uno scheletro di squadra importante, con tanti titolari. Soprattutto nel reparto offensivo ci sarà già modo di disegnare la Fiorentina del futuro. E se Jovic dimostrerà di essere forte come tanti dicono, se Cabral si sbloccherà, se Ikone farà la differenza, se Gonzalez si confermerà come rendimento e migliorerà la sua media realizzativa, se Sottil da eterno giovane farà il salto di qualità, allora ci sarà davvero da divertirsi. La Fiorentina potrà pensare a vincere e ad esprimere del bel gioco con tante soluzioni e alternative importanti. 


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