L'attaccante della Fiorentina Christian Kouame nella lunga intervista a Calciomercato.com racconta altri dettagli sul suo trasferimento in viola, il suo rapporto con un campione come Franck Ribery e altre curiosità:

Un aneddoto del trasferimento? "Posso raccontarvi quello che è successo a Natale. Ero a Firenze con la mia fidanzata, la prima volta che lei visitava la città: mi disse che le sarebbe piaciuto viverci. E ora sta qui con me. Si vede che era destino...".

Trattativa con il Crystal Palace saltata. "Avevamo già chiuso tutto, il procuratore mi avrebbe spiegato i dettagli il giorno dopo la partita con la nazionale. Quella in cui mi sono fatto male. La Premier League è un campionato fantastico, ma non ho nessun rimpianto. Ho iniziato a seguirla perché c'era Drogba, non mi perdevo una partita del suo Chelsea".

La mia vita in Costa D'Avorio? "Calcio, calcio e calcio. Non facevo altro. Con i miei amici passavamo pomeriggi interi sui campetti di sabbia, ogni tanto andavo a giocare con i più grandi in uno stadio vicino casa. In Italia ho compagni ed ex compagni di squadra, ma i miei amici di sempre sono in Costa D'Avorio. Ancora oggi ci sentiamo spesso. Sia i miei genitori, che le mie sorellastre e mio fratello sono rimasti lì. Li ho sentiti il giorno del debutto con la Fiorentina, erano molto contenti".

A 16 anni l'arrivo in Italia: Sestese, Prato, Sassuolo e Inter, e la conquista in Primavera della Coppa Italia. "Il mio primo trofeo italiano, è stato bellissimo. Volevamo vincere tutto. C'eravamo io, Pinamonti, Manaj che giocava solo la Coppa Italia e le fasi finali... Quell'anno l'allenatore della prima squadra era Mancini, ma non ho mai avuto rapporto con lui".

Periodo del lockdown? "Sempre in casa, con la famiglia. Quei mesi mi hanno aiutato a riprendermi dall'infortunio, perché senza lo slittamento del campionato sarei tornato direttamente la prossima stagione. Ora invece ci sono ancora alcune partite nelle quali possono giocare".

Se mi sentivo con i compagni nel corso della quarantena? "Abbiamo la chat Whatsapp che usiamo spesso. I due che fanno più battute in quel gruppo sono Venuti e Ceccherini. Io se non mi chiamano in causa difficilmente intervengo, ma quante risate che mi faccio!".

Che effetto fa dividere lo spogliatoio con un campione come Franck Ribery? "A Genova ho avuto Pandev, sono giocatori straordinari che hanno giocato ad alti livelli e vinto la Champions. Goran mi aiutava e mi dava consigli, lo stesso sta facendo Franck a Firenze. Contro il Cagliari mi ha detto che dovevo tagliare e attaccare il primo palo, e aveva ragione".

Chi è il difensore più forte  affrontato in carriera? "Ne dico tre: Koulibaly, de Vrij e Skriniar".

Se colleziono maglie? "Sì, ne avrò più di 50 tra le quali c'è anche quella di Cristiano Ronaldo. Ero intimorito a chiedergliela, l'ho fatto durante Genoa-Juve di quest'anno. Già gliel'avevo detto in campo, poi a fine partita ho aspettavo che finisse un'intervista per scambiarcele. Quasi mi vergognavo a dargli la mia, chissà se l'ha conservata...".

Hobby fuori dal campo? "Guardo molte serie tv e gioco a Call Of Duty. Ma ancora non faccio i tornei con gli altri, ho iniziato da poco e mi devo prima allenare bene".

E' pronta l'esultanza per il primo gol in viola?
"Ancora no, devo studiarla. Una volta scivolavo sulle ginocchia, ora è meglio evitarlo visto l'infortunio che ho avuto".


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