Kalidou Koulibaly è tornato a parlare a proposito dell'episodio di razzismo verificatosi ai suoi danni nella partita tra Fiorentina e Napoli: "All’inizio è molto difficile metabolizzare gli episodi di razzismo: pensi di sbagliare tu a urlare che qualcuno ti ha ferito. Ma il bello è che la città ti fa capire che non sei tu quello sbagliato". A parlare così nell'intervista a DAZN è uno dei giocatori più rappresentativi dei partenopei: "Penso che possiamo ancora fare tanto per combattere questo problema, ma penso che rispetto agli anni passati abbiamo fatto dei passi avanti".

Il difensore senegalese ha aggiunto: "A Giorgio Chiellini voglio molto bene. Sul campo non posso essere suo amico, ma fuori è una persona straordinaria. Mi ha sempre difeso su tutti i fronti, mi ha pure dato dei consigli da calciatore e da uomo. Mi ha detto che era molto dispiaciuto e si è scusato a nome di tutta l’Italia, è una lotta che dobbiamo fare tutti insieme. Lui mi è sempre stato vicino e mi ha aiutato ad andare avanti, è un buon segno per il futuro".

Spazio, infine, anche alla figura dell'arbitro Irrati: "Quello che ha fatto durante la partita Lazio-Napoli del 2016 è stato un gesto molto forte. Mi ha dato un’altra visione degli arbitri dicendomi “se c’è un problema fermiamo la partita”. Io ero sorpreso ma lo devo ringraziare, mi ha dato la forza di iniziare a lottare con tutte le mie forze questa discriminazione. Se sono diventato l’uomo che sono oggi è anche grazie a lui".

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