Come annunciato dal ministro Franceschini, potrebbe esserci la possibilità di utilizzare il Recovery Fund per il restyling dell'Artemio Franchi. Non è tutto oro quel che luccica, come scrive l'edizione locale de La Repubblica: tra la volontà di chiedere i soldi all'Europa e il riuscire ad utilizzarli, però, c'è una grande distanza. E l'ostacolo più grande, come spesso succede in queste case, si chiama burocrazia.

Le scadenze sono sempre più vicine e le procedure rimangono articolate: piano piano, dunque, comincia ad emergere il timore di non fare in tempo ad utilizzare i fondi provenienti dall'Unione Europea. E' questo il pensiero del sindaco di Prato, Matteo Biffoni: "O cambiano le regole o possiamo tranquillamente lasciare i soldi all’Europa: così sarà impossibile spenderli in opere pubbliche. Come ci si può aspettare che, con le attuali norme, si sia in grado di realizzare un investimento significativo entro il 2026 quando per realizzare una scuola ci vogliono almeno quattro anni? Mi appello al Governo: cambiate le norme".


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