Quarantacinque minuti. Dalle 11.15 alle 12.00. Esattamente come un tempo calcistico è durato l'incontro tra il Sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi e il Direttore Generale della Fiorentina, Joe Barone.

Quarantacinque minuti sicuramente intensi che sono un piccolo segno verso tanti, ma soprattutto verso quella politica fiorentina che ama tanto parlare e che spesso dimentica alcuni concetti chiave. Lo stesso Barone, infatti, con una lungimiranza rara  soffermandosi con la stampa ha affermato: "Noi vediamo la città come Città Metropolitana, l'obiettivo è fare lo stadio. Questa è una opzione reale".

Una dichiarazione che risuona come un monito per tanti ma anche per lo stesso Sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella che spesso e volentieri dimentica il suo ruolo e si concentra solo su quello di Sindaco di Firenze. Giusto anche questo, ma Campi non è Marte, ma Piana Fiorentina. 

E' certamente chiaro, sebbene lo fosse già, che l'obiettivo è una nuova casa per la Fiorentina e questa arriverà solo tramite un "lavorare in silenzio per arrivare a un obiettivo".

Un silenzio interrotto è invece quello del Sindaco Emiliano Fossi che dopo giorni di chiacchiere fiorentine è tornato a parlare al termine dell'incontro. E' un Fossi tranquillo ma "realista" come si definisce egli stesso. Nel suo intervento fa riferimento alla concretezza derivata dal ruolo di Sindaco, una concretezza che piace alla Fiorentina perchè esattamente  ciò che manca nell'iter di realizzazione di un impianto come un nuovo stadio.

Non è mancato però un occhiolino a Nardella con quel "mi sembra un ragionamento positivo" riferito all'apertura nardelliana alla Città Metropolitana e neanche una giocata degna del miglior Federico Chiesa quando alla domanda se lo Stadio fosse presente nel Piano Strutturale da adottare nel prossimo Consiglio Comunale del 16 Giugno la risposta è stata: "La questione Stadio la affronteremo tra un pochino, sono cose svincolate. L'iter amministrativo-burocratico l'affronteremo quando sarà il momento"

Tra il dire il fare ci sono passaggi intermedi e Fossi ha ragione a dirlo. Le ipotesi presentate da Rocco Commisso restano tutte in piedi, ma l'incontro di stamani guarda ancora di più all'ipotesi Campi. Se tre indizi fanno una prova: c'è l'incontro pubblico, c'è l'opzione sui terreni e c'è anche un fast fast fast che tanto piace al Presidente Commisso.

Concretezza e cautela sì, ma per sognare (per ora) basta anche questo.

 

 


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