Mandragora, Jovic, Gollini, Dodò e poi chissà. Il mercato si è aperto da pochi giorni ma la Fiorentina ha già battuto i primi colpi. In tempo per Moena, sicuramente il primo, ma anche gli altri due dovrebbero aggregarsi alla squadra in Val di Fassa. Un fatto non da poco che può donare a Vincenzo Italiano tre rinforzi (titolari?) da capire e inserire sin da subito nei suoi schemi. Il tutto in largo anticipo rispetto all'appuntamento più importante dell'inizio della stagione viola: il playoff di Conference League.

Daniele Pradè e la sua squadra mercato si sono mossi alla svelta, anche alla luce delle gravose uscite fatte o imminenti. Vlahovic, Torreira, Dragowski. Tre ruoli fondamentali di cui Italiano non poteva fare a meno nella fase di costruzione della stagione. Il ritiro estivo, infatti, è un momento cruciale e quest'anno avrà una preparazione speciale: niente diesel, ma benzina fresca andrà immessa nelle gambe dei giocatori per affrontare al meglio le ben sei partite del mese di agosto. Mai come in questa stagione poi ci sarà bisogno di avere le rose complete il prima possibile. Con il mondiale invernale, i campionati inizieranno prima ma il mercato non chiuderà in anticipo. Tantissime partite verranno quindi giocate col mercato aperto, per cui le formazioni che si rinforzeranno prima delle altre partiranno avvantaggiate.

La Fiorentina ci sta provando e, almeno in questa partenza sprint del mercato, ci sta anche riuscendo. La formula con cui arriverà Jovic ne è un esempio: un'operazione sorprendente -per il nome del giocatore, per il club dal quale proviene- che verrà portata a termine a titolo definitivo. Anche l'esperta individuazione del portiere convince, così come la scelta del post Odriozola a cifre importanti. A quaranta giorni circa dall'andata del preliminare di Conference League, il direttore sportivo ha completato la squadra (non la rosa) a una percentuale che potremmo indicare verso il 70/80%. Nella conferenza stampa, inoltre, Pradè ha spiegato tanti temi e sciolto anche alcuni nodi (tranne per Torreira) utili per una comprensione "più sana" del mercato, ma anche dell'operato della società. La volontà di investire c'è e così anche il progetto sportivo approssimativo degli ultimi anni sembra prendere forma. Che si sia finalmente compreso che la strada per il futuro non è fatta di prestiti? Insomma, anche alla luce della recente conferenza stampa, sembra il caso di dire che il mercato e la Conference/conferenza hanno chiamato e Pradè si è fatto trovare presente.

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