C'è poco da dire, tra la Fiorentina difensivista e basta di fine luglio (che aveva fortunosamente fatto 0-0 a San Siro) e quella di ieri sera c'è un abisso, eppure i punti portati a casa sono 0. Un esito amarissimo, al termine di una serata di bello spettacolo, di sfrontatezza e di ripartenze cercate e trovate con una gran bella efficacia. Eppure, dopo una gara del genere, in casa viola non può che rimanere la rabbia, con uno spazio davvero minimo per la soddisfazione per i primi 85 minuti. La Fiorentina ha pagato indubbiamente la propria gioventù, nella figura di Vlahovic in particolare, ma anche un'inevitabile inferiorità sulle seconde, terze e quarte (ma anche quinte) linee, con Conte che ha inserito gente del calibro di Nainggolan, Vidal e Sanchez e Iachini che è stato costretto (?) a togliere tutti i suoi calibri da 90. E poi la vera beffa: dopo due giornate la Fiorentina ha segnato 4 gol, 3 ieri sera in casa di una candidata per lo scudetto, eppure il dubbio macroscopico sul centravanti resta e ad oggi il partito del "siamo apposto così davanti" ha perso decisamente quota.


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