L’uomo con la barba, la scorsa estate, ha detto sì. E viceversa. Perché anche la Fiorentina, come scrive La Gazzetta dello Sport, per il prossimo futuro ribadirà il proprio pollice alto a Dragowski: la porta viola, in sostanza, continuerà ad essere sua. Look particolare, considerando la barba lunghissima («voglio diventare un vichingo» scherzò qualche mese fa) che avrebbe bisogno di una sistemata, come lui stesso ha scherzosamente ammesso recentemente sui propri social, facendosi alla barba addirittura due codini in attesa che riaprano i barbieri. Più importante del look il rendimento. Che è in crescendo. A Firenze per il polacco non è sempre stato facile. Un esempio? Ha dovuto fare il vice addirittura a tre compagni diversi. Nel 2016 partì dietro Tatarusanu, l’anno successivo il titolare fu Sportiello. Nel 2018-19 la porta viola fu assegnata ad un collega addirittura più giovane di lui, Lafont. Dragowski sarà quindi il titolare anche la prossima stagione. Elemento di una batteria di calciatori nati dal ’97 in poi sempre più nutrita e decisiva per il futuro.


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