Con lo stop del campionato e le squadre lontane dai campi da calcio si è inevitabilmente ricominciato a parlare anche di calciomercato. Da qualche giorno sono state rese note le date delle prossime due sessioni che si svolgeranno dall’1 settembre al 5 ottobre quella “estiva”, mentre dal 4 gennaio al 31 gennaio quella invernale. Tempi più stretti del solito, per questo i direttori sportivi devono arrivare preparati e già con le idee belle chiare. Per quanto riguarda la Fiorentina ci sarà da aspettarsi (almeno per il momento) qualche rinforzo, anche perché alcuni acquisti per la prossima stagione sono già stati fatti (come Kouame e Amrabat). Per quanto riguarda possibili cessioni “di lusso” in casa viola ancora è tutto in stand-by e lo ha ribadito pochi giorni fa anche il DS viola Daniele Pradè dicendo: “Tutti stanno bene qui, nessuno ci ha detto di volersene andare. Il nostro obiettivo è di tenere tutti”.

Ci sono però alcuni profili sui quali la Fiorentina punta già da ora per costruire l’ossatura della squadra che verrà. A partire dalla porta, con Dragowski che in questa stagione ha dimostrato di poter dare grandi certezze tra i pali. A lui sono interessate alcune squadre, tra cui il Milan per un possibile post-Donnarumma, ma il polacco dovrebbe quasi certamente rimanere a Firenze. In difesa la situazione è un po’ più complicata, con la Fiorentina che quasi certamente andrà a prendere un difensore centrale per rinforzare il reparto. Il futuro di Pezzella è ancora un mistero, Milenkovic è cercato da tante squadre ma Commisso per lui chiede tanto. Chi sicuramente resterà è Martin Caceres, che dopo la convalescenza post infezione da Coronavirus è tornato ad allenarsi in gruppo. Per l’uruguaiano pronto il rinnovo del contratto. Il suo obiettivo è sicuramente ritrovare quella sicurezza dimostrata ad inizio anno. A centrocampo la sicurezza si chiama Gaetano Castrovilli. Praticamente impossibile che il ragazzo, nonostante sia corteggiato da molti top club, lasci la Fiorentina. Dopo una stagione del genere per lui è pronto un altro anno a Firenze con la maglia numero 10 e un posto fisso nello scacchiere viola. Là davanti c’è Franck Ribery, il campione tra i giovani. Anche nel reparto offensivo regna l’incertezza su chi rimarrà e chi se ne andrà. Il francese è un punto fisso, “il maestro umile” come tanti suoi compagni lo hanno definito. La Fiorentina ha bisogno di Ribery, il calcio italiano ha bisogno di Ribery.


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