Alla fine sono arrivati i tre punti, è vero, ma con troppa sofferenza. La Fiorentina ha faticato non poco contro una Cremonese fatta dii tanto orgoglio e ottima organizzazione. Alvini ha studiato bene le diverse situazioni di gioco, è riuscito a costruire un piano partita con cui ha ridotto fortemente il gap tecnico esistente tra le due squadre e per un soffio non è riuscito a beffare la Fiorentina.

Perché alla fine se la Fiorentina ha portato a casa la vittoria è stato per un errore dell’avversaria. Un primo tempo giocato a sprazzi, in cui si sono viste alcune novità come il maggior coinvolgimento degli esterni e delle mezz’ali in un gioco più verticale. Al contempo, tuttavia, dopo il vantaggio l’attenzione e la pressione si sono affievoliti troppo in fretta, con il risultato che la Cremonese ha trovato subito il pareggio sfruttando una grave disattenzione della difesa. Ad ogni modo è stata buona la reazione dei Viola che minuto dopo minuto hanno ripreso in mano la partita fino a trovare il gol del nuovo vantaggio.

Il vero problema, però, rimane l’atteggiamento della Fiorentina nella seconda frazione. Con la Cremonese in dieci i Viola avrebbero potuto accelerare e chiudere la pratica: gli spazi c’erano e la differenza tra le due squadre a tratti era evidente. La Fiorentina però ha rinunciato completamente a giocare, forse con la testa già a giovedì e pensando di aver già messo in cassaforte il risultato. La realtà però racconta di una Cremonese che ci ha creduto fino alla fine, correndo e pressando in maniera organizzata e forsennata e riuscendo così a eliminare del tutto il problema dell’inferiorità numerica. Anzi, talvolta sembravano i grigiorossi ad essere ancora in undici.

Il gol del pareggio della Cremonese ha in parte risvegliato la Fiorentina, mossa dall’orgoglio e soprattutto dalla paura di perdere per strada punti importanti già alla prima di campionato contro un avversario modesto. Le occasioni create non sono state né tante né clamorose e solo un grave errore di Radu ha permesso alla squadra di Italiano di trovare i tre punti.

In vista della partita di giovedì servirà ritrovare la giusta concentrazione, nonché una buona dose di umiltà: di fronte ci sarà una squadra che non si farà condizionare dall’emozione e che attaccherà sfacciatamente per strappare un risultato sulla carta complicata.

Vincere aiuta a vincere e allora l’augurio è che questa Fiorentina abbia appreso la lezione e sfrutti l’energia positiva di questi tre punti per sfornare una grande prestazione contro il Twente.


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