L’ultima giornata del girone A di UEFA Conference League ha emanato un verdetto già prevedibile: vittorie comode per Fiorentina e Istanbul Basaksehir, rispettivamente contro RFS e Heart of Midlothian. Lo 0-3 della Viola in Lettonia è quindi ininfluente ai fini della classifica, visto il successo dei turchi. I gigliati, alla fine, si devono accontentare del secondo posto, che significa turno preliminare: sarà una duplice sfida contro una delle terze classificate nei gironi di Europa League. Il sorteggio si terrà lunedì 7 novembre alle ore 14, ma intanto la Fiorentina conosce già le sette possibili sfidanti. Conosciamole meglio.

Da evitare


Senza troppi giri di parole, nessuna di queste sette squadre è del tutto inaccessibile per la Fiorentina. Tra le varie opzioni, tuttavia, ci sono due blocchi potenzialmente molto insidiosi. Lo Sporting Braga, arrivato quarto nell’ultimo campionato portoghese, ha dovuto fare i conti con le rivelazioni Union Berlino e Saint-Gilloise. Ha un appeal europeo di tutto rispetto, con sei partecipazioni negli ultimi dieci anni alle competizioni UEFA e una finale di Europa League piuttosto ‘recente’, nel 2011. Attenzione al bomber Ricardo Horta e a talenti interessanti come Rodrigo Gomes e Diego Lainez. L’altro pericolo si chiama Trabzonspor, campione in carica della Süper Lig turca. Club di grande tradizione in patria, ha in rosa un nome chiacchierato anche nell’ultimo mercato della Fiorentina, l’attaccante Bakasetas, e una leggenda della Serie A del calibro di Marek Hamsik. Altre chicche sono l’ex viola Vitor Hugo e altri passati dal campionato italiano, come Stryger Larsen e Bruno Peres.

Chiedere allo Special One


Per presentare le prossime due squadre, l’ideale sarebbe contattare José Mourinho e ascoltare il suo parere. Il mister portoghese e la sua Roma conoscono molto bene il Bodø/Glimt, con il quale si sono incontrati quattro volte nella scorsa stagione. In Norvegia, si è consumata una delle peggiori umiliazioni della storia recente della Roma (insieme al 7-1 al Franchi del 2019), ovvero il 6-1 per i gialloneri. Il Bodø è un gran produttore di giovani talenti: Solbakken (che a gennaio andrà proprio alla Roma) e Botheim della Salernitana sono nomi già noti. Sempre in tema Mourinho, la domanda potrebbe essere estesa anche a un’opinione sui bulgari del Ludogorets, scivolati in Conference proprio dal girone di Europa League dei giallorossi. Una squadra fisica, alla ‘vecchia maniera’, fatta anche di elementi fin troppo sopra le righe, come Olivier Verdon, accusato più volte di violenza coniugale e precedentemente arrestato.

Incroci lontani e magici ex


Alcune possibili avversarie rievocano ricordi delle precedenti avventure europee. Come il Qarabağ, già incrociato dalla Fiorentina nella fase a gironi di Europa League 2016/17, contro il quale Federico Chiesa ha segnato il suo primo gol in maglia viola. Il club azero è la realtà più forte del proprio paese e ha una storia particolare, legata al conflitto del Nagorno-Karabakh degli anni ‘90. Per la Viola, inoltre, potrebbe prendere vita un incrocio romantico: con l’AEK Larnaca, club cipriota, non c’è nessun precedente, ma ci gioca un certo Nenad Tomovic. Infine, l’ultima opzione è lo Sheriff Tiraspol, squadra moldava che ha terrorizzato il Real Madrid, battendolo al Bernabeu nei gironi di Champions League 2021/22.

P.S.: Se i gironi di Europa League sono otto e le squadre appena elencate sette, c’è un perché. Non è stata citata la ‘retrocessa di lusso’, una squadra che, dopo la sconfitta di ieri sera, rientra senza troppi dubbi tra le favorite per la vittoria della Conference League: la Lazio. Tuttavia, i biancocelesti (almeno per ora) non sono un problema della Fiorentina: al sorteggio dei turni preliminari e degli ottavi di finale, infatti, la UEFA non permette incroci tra squadre della stessa federazione calcistica.

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