Tra pochi giorni inizia la quarta stagione della gestione italo-americana della Fiorentina. Iniziamo dai numeri che piacciono tanto al nostro presidente. Sul mercato tra cessioni ed acquisti più 8 milioni, senza il saldo di Chiesa (fonte transfermarkt ), fatturato quasi dimezzato in tre anni, sufficiente a coprire il monte ingaggi. Varie ovviamente le cause: pandemia, crisi economica ora anche la guerra! Ma soprattutto poco appeal nazionale ed internazionale. Conclusione: Mediacom è quasi costretta ad intervenire ogni anno per evitare il buco di bilancio e per coprire tutte le altre spese (dipendenti, fornitori, settore giovanile, manager, viola park etc.). In tre stagioni invece di aprire nuovi mercati abbiamo pensato bene di cambiare tre stemmi, la mascotte e le veline...ma il marketing/commerciale è un'altra cosa.

Dimenticavo, per dovere di cronaca, dopo sole tre stagioni ha detto né più né meno quello che hanno detto i precedenti "gestori " dopo le prime 12 annate, anche se con uno stile diverso.

Questione Stadio. Bello regalare alla Città, al popolo viola un nuovo stadio, ma perché incaponirsi con due aree poco realizzabili? Ci riferiamo a Campi Bisenzio, inavvicinabile per costi infrastrutture e tempi biblici e radere al suolo il Franchi, improponibile per altre ragioni. Non c'erano altre aree nel comune di Firenze valutabili? E bene precisare che i ricavi non sono immediati, se poi decidesse di non partecipare al restyling del nuovo Franchi, quanto dovrà pagare di canone la Fiorentina?

Questione centro sportivo: sarà in parte un Viola Park, che dovrà generare profitto (ristorazione, shopping, affitto aree) e in parte un training center.

Infine l'aspetto sportivo dove siamo quasi contenti di dover festeggiare un settimo posto, piazzamento che fino ad un anno fa serviva per la medaglia di cartone (per avere un percorso migliore in coppa Italia). Ricordiamoci che siamo sempre stati una delle sette sorelle e secondo me è il minimo sindacale per un club che fino a pochi anni fa era 20esimo nel ranking Uefa. Viene da fare un paragone con la Roma, proprietario americano, acquistata un anno dopo la Fiorentina ad un prezzo quattro volte superiore, con massa debitoria importante. Sono stati fatti investimenti importanti su Trigoria, individuati subito due manager importanti, come Tiago Pinto ed il professor Enzo Vergine, e un allenatore a fine ciclo ma estremamente credibile a livello internazionale. E se mi chiedete chi sono e come sono fatti i Friedkin...nessuna propaganda, slogan e populismo, in una città dove i media locali ti massacrano e stimolano, costruttivamente o meno, ogni giorno.

Conclusioni: una azienda come la Fiorentina non è concepibile che debba avere un solo uomo che si deve occupare di tutto; parla lui con i media, con la politica, con la Lega, con i giocatori, con i procuratori, con gli allenatori, con Rai 3 regionale, con Italia 7...etc etc.. Ci vuole una struttura modernamente organizzata, anche se immagino non sia semplice interagire con il nostro proprietario.
E poi se vogliamo veramente crescere e non commettere gli errori del passato, noi tifosi la dobbiamo smettere di tifare per quel "gestore" piuttosto che un altro, o intonare cori per quel dirigente piuttosto che un altro. Il lavoro del management si giudica e commenta alla fine di ogni stagione. Io penso che ci vorranno ancora due stagioni perché il nostro presidente capisca certe dinamiche e le criticità che ha la sua società oggi. Armiamoci di pazienza ed incoraggiamo chi allenerà e chi vestirà la nostra bella ed unica maglia viola.


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