Gli anni in cui la Fiorentina dominava il campionato (e lo vinceva pure) sono andati, complici l'inserimento delle big nel femminile e i numerosissimi cambiamenti nella rosa viola. L'anno scorso poi è stato toccato -quasi- il fondo, con la retrocessione che è stata scampata solo alla penultima giornata. Da un addio certo di Patrizia Panico si è passati però non solo ad una sua conferma, ma anche ad una rivalutazione dell'allenatrice.

Sì perché la squadra è stata rivoluzionata dal mercato, ma la guida tecnica è diventata più consapevole del ruolo che le è stato affidato. Riportare la Viola tra le migliori della Serie A: un compito non facile ma che l'ex giocatrice conosce bene essendoci passata proprio a Firenze. Per farlo, potrà sfruttare anche il nuovo format della competizione che prevede una top 5 di squadre che a fine stagione si contenderanno il titolo. Ancora è presto per dire se la Fiorentina possa rientrarci, ma l'inizio è incoraggiante. 9 punti in 4 giornate, con una sola sconfitta, quella di Roma contro una formazione che gioca la Champions.

Già in estate si avvertiva che qualcosa stava cambiando, che la squadra senz'anima dell'anno scorso non poteva più ripresentarsi. Ecco allora che arriva in soccorso la mano pesante del mercato, con l'ingresso di calciatrici che conoscevano già bene l'Italia e di altre con esperienza anche di Nazionali. La conferma di Tortelli in difesa, e come capitano, ha dato forza a un gruppo a cui mancava una leader. Per la 37enne Sabatino sono state trovate la scommessa ungherese Kajan e una Mijatovic vogliosa di riscatto. Inoltre, l'esplosione di Catena e il ritorno di Parisi hanno rinforzato un centrocampo che appare più solido e pericoloso.

Anche l'inserimento di nuove come Jackmon e di consolidate come Boquete stanno dando nuova linfa a una squadra che fino a pochi mesi fa faceva tantissima fatica ad esprimersi. Il gap con le big sembra essersi ridotto, anche se ci sono ancora due o tre formazioni tecnicamente superiori. Ma è sulla tattica che sta spingendo Panico, avendo trovato nell'organizzazione difensiva la chiave per l'equilibrio. Adesso, la Fiorentina è una squadra che concede pochi spazi dietro ed è in grado di mordere quando riparte in campo aperto. È una formazione di ragazze in fiducia che conosce i propri limiti ma punta sull'effetto sorpresa di una grande caduta. Con la speranza, magari già da quest'anno, di ritrovare il suo posto lassù in alto.





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