La vittoria di domenica contro l’Atalanta di Gasperini non ha portato solo tre punti alla Fiorentina, facendola avvicinare -tra l’altro- alla zona Champions League, ma è stata un’altra conferma della bravura del suo allenatore. Dopo qualche fievolissima critica (successiva alla pesante sconfitta contro la Lazio), il lavoro di Vincenzo Italiano alla guida della squadra viola è tornato all’attenzione di tutti. La lezione impartita al “maestro” Gasperini -sconfitto in ogni occasione in questa stagione- non è passata inosservata. Anzi, potrebbe essere un principio di capovolgimento nelle gerarchie degli allenatori in circolazione in Italia.

Quella di Gian Piero Gasperini sembra, a tutti gli effetti, l’inizio di una parabola discendente. Dopo l’apoteosi portata nella città di Bergamo con le tre qualificazioni consecutive alla Coppa dei Campioni, l’Atalanta è apparsa veramente spompata nelle ultime uscite. La pesantissima assenza per infortunio di Zapata e anche quella del suo sostituto, l’ex viola Muriel, sono state evidenziate dalle difficoltà di creare azioni da rete contro una formazione, come quella di Italiano, che cura maggiormente il reparto avanzato. Inoltre, il recentissimo cambio di proprietà potrebbe cercare aria nuova al posto di uno dei più sorprendenti tecnici italiani degli ultimi anni.

Per una storia che sembra giunta al termine, ce n’è un’altra invece che nessuno vuole che si fermi. L’avventura di Italiano alla Fiorentina è partita come meglio non si poteva e non si tratta di un fatto prettamente legato alla classifica. La bellezza e la proficuità del gioco del tecnico ex Spezia si sono persino evolute, rispetto all’ottima passata stagione in Liguria. Il “difendere bene, attaccare benissimo” si sta rivelando una delle chiavi del nuovo prototipo di calcio totale: un 4-3-3 dove nessun giocatore -nemmeno il portiere- è bloccato nella propria posizione di campo. La libertà di manovra e anche quella di creatività offensiva sono gli ingredienti della ricetta che Italiano sta preparando con gli spunti presi -forse- anche dallo stesso Gasperini. Per un consumato professore che si avvicina al pensionamento, insomma, ce n’è un altro emergente che si accinge a diventare uno dei migliori allenatori del calcio italiano.


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