Chi ha deciso di ricominciare, chi ha deciso di dire basta, chi ancora, come spesso accade, non ha deciso nulla. In Europa già da qualche settimana sono cominciati ad arrivare le prime decisioni ufficiali sui campionati europei. Partendo dai principali in Germania si è ricominciato a giocare già dallo scorso week end, tra mille polemiche e share televisivi da record. In Francia invece il campionato è stato archiviato con la vittoria del PSG, con la federazione che ha già deciso la data di inizio per la prossima stagione: 22 agosto. Ieri è arriva l’ufficialità da parte del governo spagnolo per la ripartenza della Liga, con il prossimo calcio d’inizio fissato per l’8 giugno. In bilico tra i campionati più importanti rimangono Premier League (Inghilterra) che oggi ha ufficializzato altri due casi positivi al COVID-19 e, manco a dirlo, la Serie A italiana. Per i campionati minori si gioca nelle isole Far Oer, in Estonia e, da ieri, anche in Armenia, Repubblica Ceca e Ungheria. Ad aver detto basta invece sono i campionati di Belgio, Cipro, Francia, Galles, Gibilterra, Lussemburgo, Liechtenstein, Malta, Olanda e Scozia.

In tanti hanno già deciso il da farsi, ricominciando a giocare o programmando già da ora la prossima stagione. Con la situazione di stallo che si sta vivendo in Italia invece, non si può attualmente fare né una cosa né l’altra, con gli allenamenti che fino a due giorni fa erano ancora esclusivamente individuali. La sensazione è quella che prima o poi la stagione riprenda, ancora oscure invece sono le modalità con le quali si farà. Dal dubbio sui playoff/playout a quello su nuovi possibili contagiati. Domani arriverà il nuovo protocollo della FIGC per la ripresa della Serie A. Speriamo sia la volta buona per avere notizie certe e non ancora inutili speranze.


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