Il calcio, in fin dei conti, ha un obiettivo semplice, quello di fare gol. Dato talmente per scontato a Firenze nell'ultimo anno e mezzo quasi ce lo siamo dimenticati. La Fiorentina di Pioli faceva una gran fatica a segnare ma se la cavò tutto sommato in modo accettabile fino a metà della passata stagione; da dicembre 2018 in poi invece la squadra viola ha iniziato a fare tantissima fatica, tra un Simeone che proprio non girava ad un Chiesa che con il gol ancora non ha trovato il giusto feeling. Le alternative sono state spesso quasi inutili, da Thereau a Falcinelli, passando per Pjaca o Mirallas, con l'eccezione di Muriel, rimasto però solo sei mesi. Dallo scorso marzo poi, con una certa frequenza c'è anche Dusan Vlahovic che però sta crescendo con i suoi tempi e raramente è stato aiutato da un gioco offensivo che potesse davvero valorizzarlo. In tal senso la prima missione di Iachini è proprio quella di valorizzare nuovamente la figura del centravanti, che a Firenze è quella più penalizzata: sostenere l'attaccante, Vlahovic, Pedro o colui che arriverà, per semplificare la vita a tutta la Fiorentina.


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