La stagione di Erick Pulgar ha soddisfatto solo in parte le aspettative della Fiorentina. Arrivato per circa undici milioni dal Bologna l’estate scorsa, è stato fondamentale per i suoi assist (otto di cui sette da calcio d’angolo) e i suoi gol su rigore (sette, solo uno sbagliato) ma ha dimostrato di non essere un playmaker, di non saper dettare i tempi alla squadra: è semplicemente un mediano, non certo un regista.

L’arrivo di un centrocampista come Amrabat e rimanendo al 3-5-2 sono due fattori che possono portare i viola a puntare ancora sul cileno, che con l’aiuto di un tuttocampista geometra come l’ex Hellas (più il solito Castrovilli) avrebbe sicuramente un sostegno fondamentale.

Detto questo, visto il rebus ruolo di Agudelo, un play puro potrebbe comunque servire alla Fiorentina, dato che Benassi e Duncan non lo sono. Staremo a vedere come si muoveranno Pradè e Barone per la costruzione della nuova squadra, che scenderà in campo in Serie A tra quasi un mese.


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