Il giornalista de La Nazione, Stefano Cecchi, si concentra sulla figura del tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano, e in un commento pubblicato sul proprio giornale, scrive: "Com’è flebile nel calcio il confine fra genialità e presunzione, fra bravura e pochezza, fra fantasia e testardaggine. Lo racconta bene la storia di Vincenzo Italiano, fino a poche settimane fa considerato 'genio' del calcio e adesso messo in discussione da una parte della tifoseria viola...L’impressione è che Italiano, come altri allenatori in altre piazze della serie A, sia vittima di quella frenesia emotiva del tempo che brucia tutto in un attimo, facendo dimenticare meriti, successi, affermazioni anche del recente passato, in un culto dell’irriconoscenza che un po’ spaventa".

E infine: "Il campionato dello scorso anno, alla fine positivo proprio perché eccessivo e arrembante, ci ha ribadito come per fare ciò serva sì un buon allenatore, ma serva anche una piazza convinta che ne accompagni la crescita, un ambiente compatto che protegga dai venti contrari e ne favorisca il talento. Ecco: mettere in crisi un progetto affascinante di calcio per cedere allo spirito del tempo, quella si sarebbe la presunzione vera".


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